La coppetta mestruale è igienica?

La coppetta mestruale è igienica?

La coppetta mestruale è fatta di silicone medico o di altri materiali sicuri e privi di sostanze chimiche, il che significa che non contiene agenti irritanti e non causa reazioni allergiche. 

Altri benefici?

Riduzione del rischio di infezioni
Uno dei problemi dell'uso di tamponi e assorbenti è che possono causare irritazioni e infezioni, in quanto trattenendo l'umidità possono creare un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri. La coppetta mestruale, invece, non trattiene l'umidità e non contiene prodotti chimici, riducendo così il rischio di infezioni.

Minore esposizione a prodotti chimici
Gli assorbenti usa e getta contengono spesso prodotti chimici come il cloro e altre sostanze che possono irritare la pelle e causare reazioni allergiche. Al contrario, la coppetta mestruale è fatta di silicone medico o altri materiali sicuri e privi di sostanze chimiche.

Miglioramento della salute vaginale
L'uso di tamponi e assorbenti può alterare l'equilibrio del pH della vagina e causare secchezza vaginale. La coppetta mestruale, invece, non altera l'equilibrio naturale del corpo e aiuta a mantenere la vagina idratata.

Riduzione dei crampi mestruali
Alcune donne hanno riportato un miglioramento dei crampi mestruali quando usano la coppetta mestruale. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la coppetta non esercita una pressione sulle pareti vaginali come fanno gli assorbenti e i tamponi.

Riduzione dell'impatto ambientale
Oltre ai benefici per la salute, l'uso della coppetta mestruale è anche più ecologico rispetto ad altri prodotti. La coppetta mestruale è riutilizzabile, riducendo la quantità di rifiuti prodotti e il suo utilizzo può aiutare a diminuire l'impatto ambientale.

In sintesi, l'utilizzo della coppetta mestruale offre molti benefici per la salute, tra cui la riduzione del rischio di infezioni, la minore esposizione a prodotti chimici, il miglioramento della salute vaginale, la riduzione dei crampi mestruali e la riduzione dell'impatto ambientale. 

Torna al blog